PORTRAIT

Danilo Currò è nato nel '93 a Messina, in un afoso venerdì di agosto. Ha iniziato a studiare pittura nel 2009, esplorando qualche anno dopo la fotografia e il cinema. A Messina ha realizzato “Sunday”, un documentario che racconta la vita di un giovane nigeriano arrivato in Sicilia dopo un lungo viaggio nel deserto. “Sunday” è stato presentato dal regista Gabriele Muccino ed è stato selezionato e proiettato in vari festival. Nello stesso anno ha approfondito il tema dell'immigrazione realizzando “Labbra nere”. Il progetto fotografico è stato esposto a Palazzo Pucci a Firenze e ha vinto il premio Sunday Photographers del quotidiano La Stampa per la Biennale Photolux. Nel 2016 si trasferisce a Roma.

​

Qui ha iniziato a immergersi nell'ambiente cinematografico, fotografando attori e attrici della nuova generazione. In collaborazione con la Fabrique du Cinema, crea “Puro”, un mix di fotografia e cinema, sperimentando reazioni sensoriali attraverso l'elemento acqua.

 

Nel 2020 sente il bisogno di cambiare direzione, di confrontarsi con il paesaggio e di costruire storie. Inizia “Mungibeddu”, una serie fotografica sull'Etna. Le foto che la compongono ricevono una menzione d'onore all'IPA nel 2021, vengono pubblicate in varie riviste ed esposte collettivamente per Perimetro alla Cascina Cuccagna di Milano.

 

Nell'estate del 2022 realizza il suo primo lungometraggio come direttore della fotografia: “U Mari”. Nel 2023 continua a lavorare con la luce in movimento girando un video musicale per il pianista Emanuele Savron e il cortometraggio “Il Sacrificio” di Antonio Casanegra. Alcune sue foto sono state pubblicate su Rolling Stones, Corriere della Sera, Style Magazine, La Stampa, Fabrique du Cinema, Perimetro e altri.

 

Vive a Roma e lavora nel campo della fotografia e della cinematografia.